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“Silenzio” su costi e tariffe, l’Autofiori davanti al Tar ha la meglio su due ministeri

“Silenzio” su costi e tariffe, l’Autofiori davanti al Tar ha la meglio su due ministeri

Imperia.  La prima sezione del Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria ha accolto il ricorso presentato da Autostrada dei Fiori Spa contro il ministero delle Infrastrutture e Trasporti e il ministero dell’Economia perché fosse riconosciuta l’illegittimità del “silenzio” mantenuto dal ministero sulla richiesta di adeguamento del piano economico e finanziario 2014-2018 della società. Piano che contiene gli elementi che giustificano gli annuali rincari delle tariffe autostradali e la cui mancata approvazione impedisce ogni adeguamento.

Il Tar Liguria (relatore Paolo Peruggia) ha disposto che il ministero si pronunci sulla domanda della concessionaria “entro trenta giorni dalla comunicazione in via amministrativa della sentenza”. Se questo non dovesse avvenire, i giudici amministrativi si riservano la nomina di un commissario “ad acta”. Il Tar ha anche condannato i due ministeri al pagamento delle spese processuali.

L’Autostrada dei Fiori si era rivolta al Tar nel luglio scorso ritenendosi lesa dalla mancata risposta delle autorità ministeriali in ordine all’istanza di adeguare il piano economico finanziario per la gestione della A10 Savona-Ventimiglia nel periodo di concessione 2014-2018. I ministeri, costituiti in causa, hanno sostenuto – senza che fosse la richiesta accolta – la competenza in materia del Tar del Lazio. Anche perché, hanno rilevato i giudici, “il silenzio impugnato ha avuto effetto sul solo territorio della regione Liguria, in quanto il tratto autostradale corre unicamente in questa regione e i pedaggi vanno pagati alla società interessata, che ha sede a Savona”.

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