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Migranti a Diano Marina, Chiappori: “Tassazione specifica su chi fa business dell’accoglienza”

Migranti a Diano Marina, Chiappori: “Tassazione specifica su chi fa business dell’accoglienza”

Diano Marina. Due sindaci alle prese con il caso migranti. Diano Marina e Pontinvrea, in provincia di Savona. La prima località è turistica, la seconda è meta di escursionisti in primavera e in estate. Nella città del Golfo Dianese il sindaco Giacomo Chiappori e la sua amministrazione hanno appena approvato una mozione che prevede per la collocazione dei migranti in “case accoglienza” forme di tassazione specifica ed adeguata con l’obiettivo di ripagare le finanze comunali dell’aumento dei costi per servizi pubblici (in particolare sulla TARI) che graverebbero altrimenti nuovamente solo sui residenti dianesi. “Se vengono ospitate 14 persone, come nel caso della vicina San Bartolomeo al Mare – spiega Chiappori – applicheremo una tassazione dei rifiuti per 14 persone”. Di fatto vengono trasformate in centri di accoglienza e viene rilevato che “l’esercizio delle attività di accoglienza in case individuate sul territorio di fatto ne modifica la destinazione d’uso da residenza privata ad attività imprenditoriale”.

Il sindaco di Pontinvrea Matteo Camiciottoli, pure lui esponente della Lega Nord, ha emesso un provvedimento che di fatto trasforma in attività ricettive commerciali tutte le abitazioni che vengono affittate alle cooperative per ospitare i migranti. L’obiettivo dei due sindaci insomma è colpire quella è a tutti gli effetti “una speculazione”. “Ed è giusto che qualsiasi attività ricettiva commerciale – dicono Chiappori e il collega – debba essere soggetta a norme e tassazioni ben diverse da un normale alloggio privato”.

Diano Marina come Pontinvrea sono due dei tanti Comuni del ponente che non hanno aderito allo Sprar. Hanno deciso di prendere delle contromisure per far fronte a quello che definiscono “il business dell’accoglienza che sta dilagando in tutta la Riviera”. “Il sistema di accoglienza è incontrollabile – dice apertamente Chiappori – Si scavalcano i sindaci che da un giorno all’altro si trovano sul loro territorio la presenza di persone delle quali in alcuni casi non se ne conosce né la provenienza né il loro stato giuridico penale”. Un po’ come succede per il fenomeno della “sharing economy”, i soggiorni in abitazioni “fantasma” promosse sul web dove potrebbero abitarci anche pregiudicati o ancora peggio terroristi.

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