Imperia. Ci sono voluti nove mesi per arrivare alla sentenza di assoluzione pronunciata oggi dal tribunale di Imperia per Felix Croft, il di Nizza, arrestato a luglio dai carabinieri.
A bordo della sua auto cercava di trasportare cinque persone di nazionalità sudanese tra cui una donna al sesto mese di gravidanza in Costa Azzurra prima di raggiungere la Germania. Un’azione “solidale”, come lui stesso aveva definito, conclusa con le manette ai polsi fatte scattare dai carabinieri di Ventimiglia.
Lui, uomo libero, continua a credere che quello che ha fatto era del tutto normale. Ma non la pensa allo stesso modo la Procura sostenuta dal pm Grazia Pradella che sostenendo l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ha chiesto una pena di 3 anni e 4 mesi, oltre ad una multa di 50mila euro. Il verdetto pronunciato oggi dal collegio del tribunale presieduto da Donatella Aschero resterà alla storia. Di fatto è la prima volta che un cittadino francese viene giudicato da un tribunale italiano per quello che è stato definito dai compagni di Croft un “reato di solidarietà”.