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Goletta Verde, bandiera nera di Legambiente a Riva Ligure e ad Arma

Goletta Verde, bandiera nera di Legambiente a Riva Ligure e ad Arma

Imperia. La Goletta Verde di Legambiente boccia Arma di Taggia e in particolare la foce del torrente Argentina e la spiaggia di fronte al rio Caravello a Riva Ligure. Entrambe sono considerate fortemente inquinate. Promosse invece la spiaggia presso via delle Magnolie di Diano Marina, la spiaggia di fronte al torrente San Romolo a Sanremo e la foce del fiume Roja a Ventimiglia.

E’ quanto emerge dalle analisi effettuate sul laboratorio mobile tra il 9 e l’11 giugno. A conclusione del viaggio in Liguria Legambiente ha diffuso ora i dati complessivi relativi a tutta la regione.  I parametri indagati sono di carattere microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichiacoli). Legambiente ricorda che i controlli eseguiti hanno la finalità di verificare lo stato di qualità del mare e delle coste con particolare attenzione al rischio di inquinamento causato dalla mancanza o inadeguatezza del servizio di depurazione. La determinazione dei singoli punti avviene attraverso la raccolta d’informazioni sul territorio da parte dei circoli locali di Legambiente e delle segnalazioni dei cittadini attraverso il servizio SOS Goletta. “Il lavoro di Legambiente non vuole in nessun modo sostituirsi ai controlli effettuati dalle Arpa ai fini della balneazione delle acque”, fanno sapere dalla direzione regionale.

Complessivamente in Liguria su ventitré punti monitorati, ben dieci sono risultati con cariche batteriche elevate. “Sono in particolare i soliti fiumi – commentano Santo Grammatico, Presidente di Legambiente Liguria, con Massimo Maugeri referente Circolo Cantiere Verde di Chiavari e Alessandro Poletti, Presidente del Circolo Val di Magra – a continuare a riversare in mare scarichi non depurati, che rischiano di compromettere la qualità del mare e di quei tratti di costa, con gravi rischi non soltanto per l’ecosistema marino ma anche per la stessa salute dei bagnanti. Abbiamo deciso di denunciare una situazione cronica perché i torrenti Entella e Parmignola, campionati nel 2017, sono risultati inquinati anche negli anni precedenti, a partire dal 2010. La situazione dell’Entella è inaccettabile, considerato che l’adesione del comune di Chiavari al Contratto di fiume avrebbe potuto essere un grande strumento per il monitoraggio delle acque, per la condivisione di soluzioni possibili con comuni ed aziende che gravitano sul fiume. Ciò non è avvenuto, siamo ancora a discutere su dove collocare il depuratore. Scongiurata la collocazione del depuratore alla foce del fiume ora occorre celermente individuare l’area dove effettuare la depurazione, non è più immaginabile continuare ad accettare che un luogo così importante, anche per la tutela dell’oasi faunistica, abbia ancora parametri di inquinamento fuori dalla norma come rilevato oramai in diverse analisi da Goletta Verde. Quindi da una parte occorre individuare gli scarichi e dall’altra trovare rapidamente un area dove collocare il depuratore”.

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