Cronaca

Legambiente, tutto pronto per la 25esima edizione di “Puliamo il Mondo”

Legambiente, tutto pronto per la 25esima edizione di “Puliamo il Mondo”

Genova. Da un quarto di secolo, ogni anno volontari di tutta Italia coordinati da Legambiente si danno appuntamento l’ultimo fine settimana di settembre per ripulire spazi pubblici dai rifiuti abbandonati. Con guanti, rastrelli, ramazze e sacconi ci si ritrova in piazze, strade, parchi urbani, lungo gli argini dei fiumi o delle strade statali, negli spazi “di nessuno” delle periferie. Giovani, anziani, italiani e non, amministrazioni locali, imprese, scuole, uniti da un unico obiettivo: rendere più vivibile e più bello il territorio in cui viviamo.

Tra le varie iniziative, a Genova il 22 Settembre dalle 9.00 alle 13.00 sarà la volta del Parco delle Mura, alla Casetta Rossa, con appuntamento alle 9.00 presso l’arrivo della funicolare Zecca – Righi, con la partecipazione di 45 ragazzi delle elementari dell’IC Maddalena Bertani – Scuola Daneo di Genova e di 20 ragazzi migranti del Centro di Accoglienza Straordinaria, ospiti presso Cooperativa Il Melograno. Mentre sabato 23 Settembre dalle ore 10 il circolo Nuova Ecologia ha organizzato la pulizia del Parco dell’Acquasola a Genova, iniziativa aperta a tutti i volontari.

“La 25a edizione di Puliamo il Mondo – sottolinea Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria – dimostra come sia fondamentale la consapevolezza di cittadine e cittadini nella cura del proprio territorio. Ma oggi, rispetto al momento in cui partì questa grande campagna, è necessario compiere un passo in più: lavorare sul ciclo dei rifiuti, sia diminuendone la produzione che sostenendo tutte quelle esperienze di economia circolare (come cooperative, piccole imprese, progetti di enti locali) che permettono di trasformare il rifiuto in ricchezza. E’ importante chiudere il ciclo” conclude Grammatico, “trasformando prodotti oramai inutilizzabili in materie prime seconde, tutelando l’ambiente, diminuendo i costi ambientali e sociali dell’estrazione di nuove materie prime e sostenendo una filiera che potrebbe garantire migliaia di posti di lavoro”.

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