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Sampdoria, si torna a parlare di Castro e Tonelli…

Sampdoria, si torna a parlare di Castro e Tonelli…

Genova. Messa alle spalle la “Caporetto” della Nazionale, si torna a parlare di squadre di club e di Sampdoria in particolare, cercando, noi tifosi, il riscatto in casa, alla profonda delusione provata al termine della doppia sfida con la Svezia, con la mancata partecipazione ai Mondiali, come non accadeva dal 1958…

Un’ eliminazione (quella di sessanta anni fa), che si pensava storica, ma che adesso lo è un po’ meno, alla luce del fatto, che mister Ventura ha emulato il c.t. di allora, Alfredo Foni… forse con minori colpe, visto che quest’ultimo ci mise parecchio del suo (a detta di una vecchia intervista ad una delle bandiere blucerchiate anni ’60, Guido Vincenzi, in campo a Belfast, contro l’Irlanda del Nord), schierando cinque punte, in un match, che bastava solo pareggiare… Oltre al centravanti Pivatelli, schierò gli oriundi Dino Da Costa e Miguel Montuori, affiancati dai già “campioni del mondo” (con l’Uruguay nel 1950), Juan Schiaffino e Alcide Ghiggia… Tanta classe e tecnica, ma chi correva?

Hanno corso, invece, lunedì, i nuovi azzurri, contro i vichinghi svedesi… ma la “classe” dove era? Il “materiale umano”, cui ha potuto attingere il tecnico di Cornigliano, non è dei più eccelsi… questo va riconosciuto… Attualmente “top player” del valore di Riva, Rivera, Mazzola, Baggio, Del Piero, Vialli, Mancini, Totti… a difendere il tricolore non ce ne sono… anche se va pure evidenziato che, nell’82, Enzo Bearzot il “Mundial” lo vinse con una squadra di campioni, non di fuoriclasse!

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