Raffaella Giordano a Fuori Luogo La Spezia – Una tre giorni di Danza, Teatro, Cinema e Formazione

Raffaella Giordano a Fuori Luogo La Spezia – Una tre giorni di Danza, Teatro, Cinema e Formazione

LA SPEZIA – Per la prima volta Fuori Luogo La Spezia (la stagione di teatro e danza contemporanea organizzata da Scarti, Casarsa Teatro e Balletto Civile e sostenuta da Compagnia di San Paolo come maggior sostenitore e Comune della Spezia) ospita Raffaella Giordano, una delle più importanti artiste del teatro-danza italiano ed europeo, protagonista negli ultimi anni anche al cinema (‘Il giovane favoloso’ di Martone, ‘L’intrusa’), che presenta il suo nuovo e atteso “solo” proprio alla Spezia – prima replica dopo il debutto nazionale a Cagliari – in Prima Regionale.

Oltre allo spettacolo che andrà in scena Domenica 18 febbraio alle ore 21.15 al Dialma Ruggiero, la Giordano presenterà lunedì 19 febbraio alle ore 21.00 al Cinema Il Nuovo il film “L’intrusa” di cui è protagonista, con la regia di Di Costanzo, presentato all’ultimo festival di Cannes, e terrà una masterclass per attori e danzatori al Dialma Ruggiero lunedì 19 e martedì 20 febbraio.
Lo spettacolo in scena domenica 18 febbraio dal titolo “Celeste, appunti per natura” rappresenta la più recente tappa di un percorso artistico straordinario della Giordano che va dalle importanti esperienze con Carolyn Carlson a quelle con Pina Bausch fino alla codirezione assieme a Giorgio Rossi di Sosta Palmizi, una delle più significative realtà della danza e del teatro italiane.

Nel nuovo solo presentato a Fuori Luogo “La scrittura compositiva declina per analogia frammenti del mondo naturale, il cammino si inscrive nel linguaggio del corpo, intraducibile altrimenti e l’io diventa solo il punto di origine della visione. Le prime radici di questo lavoro scivolano in un libro; l’Estate della collina, di J.A.Baker bizzarro e misterioso scrittore inglese che racconta e descrive unicamente la natura. Il suo sguardo è posato sulla più piccola manifestazione, fino alla vertiginosa grandezza che la comprende.
Cosa è natura che ama creare, dove la morte. Simile al confine del mondo nel centro di un paesaggio inesistente, il desiderio di creare forme. Il silenzio è denso, leggere le note di un pianoforte, in lontananza. Come i fiori nel prato, fanno capolino i temi di sempre. Il vestito come un cielo o come una terra, la campitura di colore dai contorni imprecisi, il segno di una porosità dell’anima. Caro spettatore ti dono questo mio sentiero, specchio riflesso di un canto celeste.” Raffaella Giordano.

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