Cairo Montenotte. La giunta Lambertini ufficializza il “no” al progetto Sprar, il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. La possibilità era già nell’aria, ma ora la decisione è definitiva.
“Abbiamo valutato attentamente benefici e svantaggi, e siamo arrivati alla conclusione che a Cairo non sia fattibile – spiega l’assessore al sociale, Maurizio Briano – I profughi ospitati attualmente sono circa una settantina, e lo Sprar non avrebbe abbassato il numero”.
Ad aderire al progetto era stata, un anno fa, l’amministrazione guidata da Fulvio Briano, ed ora il sindaco Paolo Lambertini fa marcia indietro. “Non è una questione politica, semplicemente un modo diverso di affrontare la realtà – prosegue l’assessore – A Cairo ci sono già diverse forme di integrazione che vanno dalla collaborazione per lavori socialmente utili all’insegnamento delle lingue straniere nelle scuole. I ragazzi stranieri presenti a Cairo si sono sempre resi disponibili, ad esempio per lo sgombero della neve o per la pulizia dei corsi d’acqua. Aderire allo Sprar significa, inoltre, dirottare sul progetto un dipendente comunale e questo, con la nostra carenza di organico, non è possibile. Ecco quindi il motivo per cui il sistema non risulta conveniente, non solo in termini economici ma anche organizzativi”.