Cronaca

Iren: Torino chiama Genova, il Comune approva la scissione di Fsu

Iren: Torino chiama Genova, il Comune approva la scissione di Fsu

Genova. Il Comune di Genova con 24 voti a favore, 16 contrari e nessun astenuto su 40 presenti ha votato la scissione parziale della società Fsu, la finanziaria controllata in modo paritario, fino a oggi, dal Comune di Genova e da quello di Torino, e attraverso la quale le due amministrazioni gestiscono le azioni (il 33,3%) di Iren. La delibera elaborata dalla giunta Bucci la scorsa settimana è stata presentata in commissione solo questa mattina, a poche ore dalla discussione in consiglio e, trattandosi di un argomento molto tecnico, la cosa è stata giudicata negativamente da tutta l’opposizione.

L’atto di scissione è stato deliberato in stretta interlocuzione con il Comune di Torino: anche lì la giunta ha assunto lo stesso provvedimento anche se ancora non lo ha votato in consiglio. La votazione di oggi che, di fatto porta al 100% in capo al Comune di Genova la società Fsu, e al 16,65% la partecipazione in Iren, va contro una proposta della giunta affrontata in commissione nel settembre scorso. A ricordarlo è stata Cristina Lodi, capogruppo Pd: “Notiamo confusione, e crediamo che dalle separazioni difficilmente ci si rafforza. Fsu rimane in totale 100% al Comune di Genova ma senza un vero aumento di potere”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Luca Pirondini (M5S): “Prima si voleva vendere Fsu oggi non più – dice – perché si è cambiato idea?”. Secondo Paolo Putti (Chiamami Genova) la scissione va “contro il volere del referendum sull’acqua pubblica del 2011 e si incammina nella direzione di ipotizzare che i Comuni possano in futuro vendere azioni di Iren e indebolire l’asset azionario pubblico”.

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