Cronaca

Arrestati per tentato furto nella caserma della guardia di finanza: volevano “solo” rubare l’edera dal muro esterno

Arrestati per tentato furto nella caserma della guardia di finanza: volevano “solo” rubare l’edera dal muro esterno

Savona. La loro intenzione era quella di tagliare e portare via dell’edera, ma non di rubare qualcosa all’interno della caserma “Damiano Chiesa” della guardia di finanza di Savona. E’ questo il retroscena emerso questa mattina durante il processo per direttissima che vedeva imputati Gezim Elmadhi, 22 anni, Emilian Vogli, 29 anni, entrambi domiciliati a Taggia, i due albanesi arrestati ieri mattina dopo che uno dei due era stato notato aggirarsi all’interno del perimetro del comando delle Fiamme Gialle savonesi.

In aula Elmadhi e Vogli, che erano difesi rispettivamente dagli avvocati Bianca Moggia e Pierluigi Pesce, hanno spiegato di essersi arrampicati con una scala sul muraglione per staccare la pianta rampicante (che avrebbero poi rivenduto attraverso il mercato “nero” del verde ornamentale), ma hanno candidamente ammesso di non essersi resi conto di trovarsi sul perimetro esterno della caserma della guardia di finanza.

A tradire i ladri di edera è stato il fatto che uno di loro, Gezim Elmadhi, si sia calato all’interno dell’edificio militare per tagliare dall’alto la pianta. In quel momento (erano circa le 8,15 di ieri mattina), un finanziere ha notato l’insolita presenza ed è scattato l’allarme: pochi minuti dopo i due albanesi, insieme ad un terzo connazionale minorenne, sono stati bloccati sul retro della caserma dove stavano caricando due “balle” del rampicante su un Fiat Scudo. Per i due maggiorenni sono quindi scattate le manette con l’accusa di concorso in tentato furto per essersi introdotti all’interno della sede del comando delle Fiamme Gialle. Il più giovane del trio, che ha 17 anni, è stato invece accompagnato in un centro di prima accoglienza di Genova in accordo con la Procura per i minori di Genova.

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