Economia

Accertamenti Tari ad Albenga, le minoranze: “Il Pd ha ‘fregato’ le partite Iva, l’assessore Allaria si dimetta”

Accertamenti Tari ad Albenga, le minoranze: “Il Pd ha ‘fregato’ le partite Iva, l’assessore Allaria si dimetta”

Albenga. “Il Partito Democratico di Albenga ha illegittimamente colpito le utenze non domestiche, oggetto dell’accertamento massivo della tassa rifiuti, incassando, erroneamente, ben 3 milioni e 609.730 euro che non verranno più ricalcolati per esserne restituita ai contribuenti la maggiorazione indebita. Come in ogni delitto, vi è sempre un mandante ed un sicario”. I consiglieri di minoranza di Albenga, Eraldo Ciangherotti e Ginetta Perrone (Forza Italia) e Cristina Porro (Lega) attaccano nuovamente l’amministrazione Cangiano in merito alle ultime cartelle Tari.

“Nel caso di specie, per ammazzare migliaia di partite Iva, mentre la giunta comunale (il sindaco Giorgio Cangiano, il vice sindaco. Riccardo Tomatis, Mariangelo Vio, Simona Vespo e Alberto Passino) con propria delibera ha commissionato agli uffici tributi più di un migliaio di accertamenti che oggi possiamo con assoluta certezza definire ‘illegittimi’, l’assessore Paola Allaria ha avviato una procedura di accertamento massivo, privo di ogni preliminare verifica tecnica, che si è ben presto rivelato ‘super-afflittivo’ dal punto di vista sanzionatorio nei confronti del contribuente. Infatti, se la materia a noi di Forza Italia e della Lega era già chiara per il parere pro veritate che abbiamo ricevuto dallo stimato studio legale tributario dell’avvocato Luca Olivieri, oggi con il proncunciamento, in due ricorsi, della commissione tributaria provinciale abbiamo la conferma: la sentenza infatti riconosce l’obbligo in capo al Comune di Albenga di rideterminare le sanzioni degli avvisi di accertamento impugnati in misura unica, utilizzando il criterio del cumulo giuridico -assorbente dell’omesso pagamento- e non quello erroneamente utilizzato dall’amministrazione comunale del cumulo materiale”.

I consiglieri comunali di Lega e Forza Italia e Lega, già con la presentazione della prima mozione nello scorso luglio, avevano fortemente contestato in sede di consiglio comunale “il metodo di calcolo delle sanzioni utilizzato dal Partito Democratico per colpire le partite Iva” ed avevano richiesto una consulenza esterna che confermasse “le ferme e decise convinzioni”.

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