“Rispetto e amore, basta violenza”: la marcia delle donne vestite di rosso all’Ariston di Sanremo

“Rispetto e amore, basta violenza”: la marcia delle donne vestite di rosso all’Ariston di Sanremo

Sanremo. Una cantautrice genovese, un brano in lingua inglese ma con il titolo in arabo e poi cinquanta donne provenienti dal mondo dell’arte, dell’associazionismo, delle libere professioni, cinquanta donne simbolicamente vestite di rosso, il colore del sangue ma anche dell’amore e della rinascita alla vita. Sono gli ingredienti del flash-mob andato in scena ieri sera sul palco dell’Ariston per dire basta alla violenza di genere. Una testimonianza di solidarietà femminile che trainata dalla potente voce di Alessia Ramusino e la sua “Yallah” (= forza, muoviti) ha trasformato il teatro in una scenografia dal forte impatto visivo ed emotivo. Al centro due parole che la quotidianità ha spogliato del loro significato più autentico, “Respect and love”, e sulle quali Alessia e le sue compagne hanno marciato unite in un solo proposito: diffondere la cultura del rispetto e fermare ogni forma di violenza.

Approdata a Sanremo dopo la “prima” al cimitero monumentale di Staglieno a Genova l’8 marzo scorso, l’esibizione si è svolta nel corso della serata conclusiva del Festival mondiale della creatività nella scuola, il Gef. Significativamente, è stata preceduta dalla premiazione di Clayton Norcross: il volto storico di Thorne Forrester della soap opera “Beautiful” che ha ricevuto un riconoscimento per l’interpretazione di “Senza far rumore”, pellicola filmografica dedicata proprio alla lotta contro la violenza sulle donne. Al termine del flash-mob, anche la stessa Alessia Ramusino è stata premiata per il suo talento artistico e per il suo impegno in nome delle cause femminili. A consegnarle la targa, il vice sindaco e assessore alle Politiche sociali Costanza Pireri che ha abbracciato l’iniziativa salendo sul palco con indosso una sciarpa rossa.

(Foto e video Jacopo Gugliotta)

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