Genova. Creare una linea comune tra porti, località costiere e marinerie per la gestione degli scarti da pesca, acquacoltura e mitilicoltura su un territorio di oltre 4.200 chilometri, dalla Liguria alla Toscana, dalla Corsica alla Sardegna, attraverso un piano rifiuti, progetti pilota e buone pratiche.
È questo l’obiettivo di Prisma Med, un progetto del valore di circa due milioni di euro, che rientra nel programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020, e che vede come capofila la Regione Liguria.
“I rifiuti di questo tipo devono essere trattati adeguatamente – spiega Claudia Cattaneo, di Ticass, il consorzio partner di Regione Liguria nel progetto – e al momento non esiste una filiera che se ne occupa. Noi vogliamo approcciare, attraverso l’economia circolare, anche questa tipologia che, ad oggi, avviene solo parzialmente e non ovunque. Vogliamo uniformare l’approccio alla gestione di questi rifiuti anche nei porti e nelle marinerie”.