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Da Praga a Bucarest

Da Praga a Bucarest

“Vialogando on the road” è il diario di viaggio del savonese Luca Negro che, con il friulano Giacomo Iachia, su un vecchio piccolo scomodo fuoristrada di quasi 30 anni battezzato “Pulce” partecipa a scopo benefico al Mongol Rally 2018. Il progetto è reso possibile grazie al contributo della Coop Augusto Bazzino di Savona: “In quest’epoca di rapidi cambiamenti ci apriremo insieme verso il mondo arricchendoci di nuovi orizzonti, in controtendenza verso la paura e la chiusura su ciò che ci è distante e diverso”.
Dall’Europa alla volta della Siberia, un ponte immaginario tra occidente e oriente attraverso 18 paesi: una lunga odissea da Savona fino ad Ulan Ude, nella Siberia Meridionale, poco sopra la Mongolia. In questa rubrica Luca proverà a raccontare, attraverso la sua personale sensibilità, gli orizzonti che supererà durante questo movimentato e intenso percorso. Vialogando “travelling stories” è invece il “main project” ideato da Giacomo e si potrà seguire l’avventura scritta e documentata insieme sul sito ufficiale www.vialogando.it e su Facebook.

20 luglio 2018

La mattina ci siamo alzati nella bella casa di Vittorio, un caffè e 3 biscotti, poi abbiamo fatto un po’ di lavoro d’ufficio e pubblicato vari testi.
Poi c’è stato l’appuntamento con Tomáš Sedláček che attraverso un contatto con l’associazione ” i parchi letterari” avevamo il compito di fargli un intervista naturalmente in inglese con sei domande che ci erano state inviate precedentemente.
Il personaggio capelli ricci rossi e barba curata stile hypster si presenta su una mono ruota elettrica, ci saluta calorosamente e ci insegna fin da subito la cultura della birra, di come va bevuta, della schiuma e del fatto che non deve ne avere ne fare bolle, tragurgita in due sorsi un boccale e noi come stessimo bevendo vino la
beviamo invece a piccoli sorsi provocando le sue risate. Segue dell’ottimo cibo tradizionale praghese e ce lo racconta con passione. Poi partiamo con la prima domanda dell’intervista che per la mia gioia si rivela in breve fuori dai programmi stabiliti: risposte troppo lunghe ma molto interessanti e così alla fine ci fermiamo a tre mentre l’estroverso economo intanto trangurgita birre e alla fine ci offre il pranzo. È stata davvero una bella esperienza, noi siamo rimasi a 2 boccali a testa, io a lui credo di averne contati 6 e solo all’ultimo ha capito che la nostra corsa benefica si svolge in auto e non a piedi!

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