Economia

Operaio deceduto in una vetreria di Altare, la Cgil: “Non si può morire mentre si è sul posto di lavoro”

Operaio deceduto in una vetreria di Altare, la Cgil: “Non si può morire mentre si è sul posto di lavoro”

Altare. “Non si può morire a 26 anni mentre si è sul posto di lavoro”. Così Andrea Pasa, segretario generale della Cgil di Savona, commenta la drammatica morte del giovane operaio carcarese avvenuta questo pomeriggio in una vetreria di Altare.

La Cgil di Savona esprime “la propria vicinanza ai familiari del lavoratore coinvolto nell’incidente di questo pomeriggio ad Altare – dice Pasa – Sarà nelle prossime ore la magistratura ha verificare la cause, ma non si può morire a 26 anni mentre si è sul posto di lavoro. È una strage che va fermata. Il tempo delle denunce deve lasciare il posto ad iniziative concrete da parte di tutti., soprattutto da parte di chi ha responsabilità di governo delle istituzioni a tutti i livelli e di chi ha la conduzione delle imprese. Al momento il tema della sicurezza a della qualità nei luoghi di lavoro è totalmente assente nell’agenda politica nazionale. Sono necessari piani straordinari di intervento a livello nazionale, regionale e territoriale. Non sono più sufficienti mobilitazioni, manifestazioni e denunce, è necessario un intervento concreto delle istituzioni”.

Qualche numero: “Da inizio 2018 sono oltre 500 i lavoratori che hanno perso la vita nel nostro Paese mentre lavoravano, il 5 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2017, mentre a Savona nel 2016 sono stati cinque le morti bianche, nel 2017 sono state dieci e purtroppo nel 2018 due lavoratori hanno perso la vita. Lavoratrici e lavoratori continuano a perdere la vita sui luoghi di lavoro dove, invece, dovrebbero sentirsi protetti : il problema principale è che il tema non viene messo al centro dell’agenda politica italiana”.

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