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“Alla conquista del tempo”: domani ad Albissola inaugura la mostra di Guglielmo Spotorno

“Alla conquista del tempo”: domani ad Albissola inaugura la mostra di Guglielmo Spotorno

Albissola Marina. Si alza domani (sabato 15 settembre) alle ore 18 il sipario sulla mostra dell’artista Guglielmo Spotorno presso il Circolo degli Artisti di Albissola Marina, all’interno del suggestivo borgo antico di Pozzo Garitta. Si chiama “Alla conquista del tempo” e fino a domenica 14 ottobre presenterà al pubblico (ingresso libero) 14 opere recenti dell’artista su due tematiche in lui ricorrenti, Autoritratti e Città umanizzate. L’artista guarda sempre in se stesso. E’ diverso il punto di osservazione, ma è comune un’analisi originale. Noi siamo i luoghi dove viviamo e viceversa. Non c’è nella sua pittura nessun compiacimento, anzi evidenzia dolori e ricordi nascosti. ‘Alla conquista del tempo’ segna l’evoluzione di una ricerca anche filosofica, mai ferma.

La mostra sarà visitabile martedì, mercoledì, giovedì e domenica dalle 16 alle 19,30, venerdì e sabato dalle 16 alle 22. “Alla conquista del tempo” gode del patrocinio della Fondazione Francesco Spotorno, della Fondazione 100 Fiori, dei Comuni di Albisola Superiore e Albissola Marina, della Provincia di Savona e del Comitato di rigore Artistico. Tra le autorità presenti ci saranno il Sindaco di Albissola Marina Gianluca Nasuti, il vicesindaco Nicoletta Negro, il Vescovo Savona-Noli Calogero Marino, il vicequestore di Savona Annalisa Bassi, il presidente della Fondazione Stelline di Milano Pier Carla Del Piano, il presidente del Circolo Artisti di Albisola Antonio Licheri e, in rappresentanza del Comitato Rigore Artistico Albisola, Gianni Piccazzo.

Curatore della mostra è il critico d’arte Luciano Caprile che chiarisce l’aspetto tecnico della pittura dell’artista. “Guglielmo Spotorno esprime, come sempre, una pittura di rara qualità espressiva dove gli elementi formali, con sapienza legati alla narrazione, ne sottolineano e ne esaltano i contrasti tonali – scrive il critico Luciano Caprile, curatore della mostra – Egli indaga dunque con illuminata sagacia nelle sue opere, pregne di quesiti e di sofferenze, questi temi che riguardano causticamente il mondo e di riflesso la nostra stessa identità spesso divisa tra ciò che siamo, ciò che vorremmo essere e ciò che non sappiamo o non vogliamo sapere di essere”. Secondo Caprile, quindi, “la conquista del tempo si risolve in una paziente, insistita e sovente vana conquista di noi stessi e della realtà che, volenti o nolenti, ci circonda. E che ci appartiene come noi apparteniamo a essa”.

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