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Commemorazione di Ponte Morandi, commozione alla lettura dei nomi delle vittime: “Questi 43 morti siamo tutti noi”

Commemorazione di Ponte Morandi, commozione alla lettura dei nomi delle vittime: “Questi 43 morti siamo tutti noi”

Genova. La voce rotta dalla commozione, per Tullio Solenghi probabilmente la prova più difficile della sua carriera. Così, con la lettura dell’elenco delle 43 vittime del ponte Morandi, sulle note dell’adagio di Samuel Barber eseguito dagli orchestrali del teatro Carlo Felice, l’attore genovese dà il via alle commemorazioni del pomeriggio una piazza De Ferrari piena di gente. Per ogni vittima una frase, che rende più straziante la lista che nessuno avrebbe mai voluto pronunciare.

Difficile arrivare in fondo senza emozionarsi, soprattutto quando si arriva al nome della vittima più giovane, il piccolo Samuele, otto anni.

Particolarmente provato anche monsignor Nicolò Anselmi, vescovo vicario, che ha preso la parola a nome del cardinale Angelo Bagnasco: “Si può dire che è crollato un pezzo di casa nostra per questo insieme a questi 43 amici siamo morti tutti noi e per lo stesso motivo tutti rinasceremo insieme al nuovo ponte, con l’impegno e il contributo di ogni genovese”.

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