Cronaca

Savona, resta in carcere l’operaio edile arrestato per spaccio

Savona, resta in carcere l’operaio edile arrestato per spaccio

Savona. Resta in carcere Rozmir Gjepali, il trentanovenne albanese finito in manette la settimana scorsa a Savona con l’accusa di detenzione e spaccio di cocaina. Lo ha deciso il gip Alessia Ceccardi che questa mattina lo ha interrogato in tribunale e, oltre a convalidare l’arresto, ha confermato la misura cautelare più severa nei suoi confronti.

A mettere le manette ai polsi dell’uomo erano stati i poliziotti della squadra mobile di Savona, diretta dal vice questore aggiunto Rosalba Garello, che lo stavano tenendo d’occhio da qualche tempo. Intorno alla casa di Gjepali, nella zona di via Nizza, gli investigatori avevano notato un insolito via vai. Così, la scorsa settimana, gli agenti avevano osservato gli spostamenti del trentanovenne fino a quando lo avevano visto salire sull’auto di un giovane. Poco dopo tra i due si era verificato uno scambio sospetto e allora era scattato il blitz.

I poliziotti avevano bloccato l’albanese trovandolo in possesso di 40 euro (probabilmente i contanti che gli aveva appena consegnato il cliente), mentre in casa sua erano saltati fuori altri 10 grammi di cocaina, suddivisi in 12 dosi, e circa 2000 euro in contanti, oltre ad alcuni cellulari e schede sim, che erano stati sequestrati. L’acquirente era stato invece fermato poco dopo in corso Vittorio Veneto: addosso aveva una dose di cocaina (circa 0,83 grammi di droga) e per lui era quindi scattata una segnalazione in Prefettura come assuntore di sostanze stupefacenti.

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