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La salma del marinaio Carlo Acefalo è tornata in Italia, ora Savona lo aspetta per l’ultimo viaggio

La salma del marinaio Carlo Acefalo è tornata in Italia, ora Savona lo aspetta per l’ultimo viaggio

Savona. Da ieri la salma del marinaio Carlo Acefalo è tornata in Italia. I resti del sommergibilista, rimasti per 70 anni “dimenticati” in un’isola del Sudan, ora si trovano al Sacrario delle Fosse Ardeatine di Roma in attesa di fare ritorno a casa, a Castiglione Falletto (in provincia di Cuneo). Un viaggio che passerà da Savona: Acefalo infatti era iscritto al compartimento marittimo della città della Torretta e per questo tra i primi sostenitori della “missione” per riportarlo a casa del regista italo-argentino Ricardo Preve ci sono stati i marinai savonesi dell’Anmi “Vanni Folco”.

Dopo che un anno fa la salma era stata consegnata alle autorità sudanesi, ieri il viaggio verso casa ha finalmente compiuto un passo importantissimo con il rientro di Acefalo in Italia. Il prossimo passo sarà il ritorno nel suo paese d’origine, per riposare accanto alla madre, che passerà appunto da Savona dove il marinaio sarà accolto via mare, probabilmente nel prossimo novembre.

Come Ricardo Preve aveva raccontato qualche settimana fa ad IVG, la vicenda “è cominciata per caso: spesso la gente pensa che noi avessimo un piano, ma non è stato così. Io era a fare le riprese di ‘Pescecani’, un documentario, perché lavoro molto come videomaker e fotografo sub” racconta Ricardo Preve che spiega: “Per questo mi trovavo sull’isola di Barra Mousa Khebir in Sudan e, proprio il giorno della partenza, una delle guide mi raccontò che su quell’isola era morto un marinaio italiano seppellito in seguito al naufragio del suo sommergibile. E io sono rimasto veramente con la voglia di saperne di più: lì è cominciata la storia”.

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