Economia

Farmacia di Borghetto, le minoranze: “La vendita è una scelta politica, le alternative c’erano. Il buco è colpa dei Boc”

Farmacia di Borghetto, le minoranze: “La vendita è una scelta politica, le alternative c’erano. Il buco è colpa dei Boc”

Borghetto Santo Spirito. “L’assessore Moreno e il sindaco Canepa hanno esplicitamente affermato che la vendita della Farmacia non è una scelta obbligata ma una decisione politica di questa amministrazione: il contrario di quello che hanno detto fino ad oggi. Finalmente, Canepa e Moreno hanno ammesso quello che noi sosteniamo da sempre, cioè che esistono altri modi per rimettere in ordine i conti del Comune”. Sono queste le conclusioni a cui sono giunti i consiglieri di minoranza di Borghetto Santo Spirito Giancarlo Maritano e Maria Grazia Oliva (lista civica “In Cammino”) e Pier Paolo Villa e Daniela Guzzardi (lista civica “Liberiamo Borghetto”) a seguito della discussione sulla vendita della farmacia comunale avvenuta mercoledì scorso.

Sul tavolo, come noto, la questione dell’inchiesta giudiziaria relativa alla perizia con cui è stato stabilito il valore della rivendita gestita dalla società speciale Sael, inchiesta che potrebbe mettere a repentaglio la vendita della farmacia e compromettere così il piano di riequilibrio finanziario varato dall’amministrazione comunale borghettina.

“Il sindaco – dicono i consiglieri di minoranza – ha anche aggiunto che con i ricavi della vendita della farmacia la maggioranza non intende solo ripianare il buco (o meglio, estinguere mutui) ma anche fare nuovi investimenti: una scelta legittima, che si può condividere o meno, ma che contrasta totalmente con le affermazioni fatte fino a ieri dagli esponenti dell’amministrazione”.

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