Cronaca

Ventimiglia, parlano i cittadini: “Abbiamo paura”

Ventimiglia, parlano i cittadini: “Abbiamo paura”

Ventimiglia. “Non mi sento sicuro”. “No, non sono tranquilla”. A dirlo è la maggior parte degli uomini e delle donne abitanti a Ventimiglia intervistati oggi. Non tutti vogliono parlare davanti alle telecamere. C’è chi si vergogna e chi ha paura di essere riconosciuto, ma nervosismo e stanchezza dovuti alle continue situazioni di pericolo avvertite sono palpabili. A dominare è una sensazione di insicurezza, aumentata negli ultimi anni a causa dell’emergenza migranti e dell’arrivo, nella città di confine, di migliaia di stranieri, quasi sempre uomini.
Non sempre la presenza massiccia di forze dell’ordine riesce a rassicurare. I cittadini chiedono, a gran voce, più controlli, più pulizia, decoro e illuminazione delle zone buie.

Di certo non sono rassicuranti i continui fatti di cronaca che, molto spesso, vedono protagonisti stranieri. Nell’arco di due giorni si sono registrati un tentativo di rapina, con il ferimento di una commessa da parte di due stranieri ubriachi che dopo aver tentato di rubare delle bottiglie di liquori hanno scagliato un mobile addosso ad una donna e il danneggiamento di una volante di polizia da parte di un 24enne, sempre straniero, che senza motivo ha colpito il lunotto di una vettura con un calcio e si è poi scagliato contro un agente. Poco prima aveva rapinato un nigeriano in stazione. Insomma, un clima non proprio “tranquillo”.

Si tratta di episodi di microcriminalità, reati minori, ma pur sempre gravi che minano il senso di sicurezza dei cittadini soprattutto perché avvengono quotidianamente. Tanto che in molti casi, le vittime non sporgono nemmeno denuncia, forse perché ormai rassegnate.

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