Cronaca

Veglia per la Giornata Missionaria

Veglia per la Giornata Missionaria

LA SPEZIA – «Essere missionari significa annunziare il vangelo. A popoli lontani o a persone vicine, si tratta sempre di annunziare. Come ci ricorda il papa, ogni battezzato è missionario». Lo ha detto il vescovo Luigi Ernesto Palletti celebrando ieri sera in cattedrale, davanti a molti giovani e religiosi, la veglia per la Giornata Missionaria.

«Il signore manda i suoi, ma – questo è un aspetto fondamentale del vangelo – il verbo “mandare” è sempre concomitante con verbo che, umanamente parlando, è antitetico: “stare”. Non si può fare annuncio se non si è stati capaci di stare in silenzio di fronte a Lui. Non si tratta di stare in un luogo, ma in una presenza: stare alla presenza del Signore e andare a portarne la parola, l’annunzio che salva».

«Ogni membro, maturo o giovane in Cristo, è Chiesa, ed è tenuto all’annuncio. Innanzitutto bisogna rispondere. “Se vuoi, vieni e seguimi”. Il vangelo fa proposte e chiede risposte, con la fiducia che “Io sono via verità e vita. Chi rimane in me porta molto frutto”».

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