Odio e barbarie

Odio e barbarie

“Essere lì ieri era come stare in mezzo ai centri sociali di San Lorenzo che hanno urlato contro Salvini, quando si è recato sul luogo del massacro di Desirée, dandogli del razzista”. Scrive questa frase sul suo profilo Facebook l’assessore alla Sanità della Regione Liguria, la leghista Sonia Viale, ex deputato e sottosegretario. Il riferimento di Viale è alla manifestazione antifascista svoltasi a Savona il 27 ottobre, su iniziativa di ANPI, ARCI, Camera del Lavoro e organizzata in seguito a una serie di lunghe provocazioni fasciste avvenute in queste settimane.

Provocazioni acuite, nell’occasione, dalla decisione del Prefetto di Savona che ha pensato bene di “coccolare” la sede di Casa Pound vietando al corteo di svolgere il suo percorso tradizionale per far sì che il transito non avvenisse davanti alla sede dei neofascisti allo scopo di non disturbarne i traffici. Il bersaglio di queste inaudite affermazioni è rappresentato addirittura dal sindaco di Savona, Ilaria Caprioglio, eletta con il centro destra e alla guida di una giunta fortemente rappresentativa della Lega.

La Signora Sindaco è stata giudicata dai suoi alleati rea di “tradimento”per essersi accompagnata per un breve tratto alla manifestazione e quindi capace di rilasciare una dichiarazione nella quale aveva definito l’evento antifascista un momento di “grande inclusione”. La stessa signora Sindaco di Savona del resto cercava, con questa sua estemporanea presenza, di rimediare a una situazione incresciosa verificatasi qualche giorno prima durante una cerimonia di scoprimento di una lapide nella quale le “camicie nere” figuravano addirittura tra i combattenti regolari dell’Esercito Italiano nella seconda guerra mondiale.

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