Cronaca

Omicidio di Pietra Ligure, in aula la testimonianza delle psicoterapeute che hanno seguito la famiglia di Janira

Omicidio di Pietra Ligure, in aula la testimonianza delle psicoterapeute che hanno seguito la famiglia di Janira

Savona. E’ ripreso questa mattina il processo per l’omicidio di Janira D’Amato, uccisa il 7 aprile del 2017 con 49 coltellate dall’ex fidanzato Alessio Alamia nell’appartamento del ragazzo in piazzetta Morelli a Pietra Ligure. Dopo l’udienza dedicata all’audizione dei consulenti, questa mattina sono stati ascoltati i testimoni della parte civile.

In particolare i medici, tra cui tre psicoterapeute, che hanno assistito la famiglia di Janira, i genitori Tiziana e Rossano, ma anche i fratelli Kevin e Didier, dopo la terribile tragedia. Come hanno spiegato le specialiste in aula, infatti, chi subisce traumi di questa entità soffre di disturbi e sintomi tipici di queste situazioni. Per questo motivo, su segnalazione del medico di base e dell’Asl 2 Savonese, per aiutare i famigliari della vittima è stato attivato quello che viene definito un “intervento di assistenza umanitaria”, ovvero una serie di incontri per fare in modo di desensibilizzare il paziente rispetto a quanto accaduto. “Non si tratta di dimenticare, ma di vivere in maniera leggermente più sopportabile il dolore” ha spiegato la dottoressa Vilma Valentini che ha seguito il papà di Janira.

La tecnica utilizzata dalle dottoresse che hanno seguito la famiglia della vittima si chiama “Eye Movement Desensitization and Reprocessing” (Emdr) e dal 2013 è riconosciuta dall’Organizzazione mondiale della Sanità quale metodo elettivo nella risoluzione dei disturbi post traumatici da stress.

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