Savona. Ieri Settimio Pagnini avrebbe compiuto 98 anni. Oggi per ricordare questo indimenticato maestro di sport e di vita, che come tutti i grandi uomini era una persona di poche parole ma di grandi esempi morali, è stata inaugurata nel primo pomeriggio una statua nel giardino adiacente al Palazzetto dello Sport di corso Tardy e Benech, a lui intitolato a seguito di un forte movimento d’opinione cittadino.
La scultura raffigurante un allenatore e una giovane atleta è stata realizzata in ferro dallo scultore artigiano Elvio Ronchetti, che ha voluto dedicarla a tutti gli allenatori che interpretano lo sport come palestra di vita. A togliere il velo sull’opera le piccole Olivia e Nicla, nipotine dell’artigiano e di Giuliana, anch’ella allenata dall’amato coach. Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti anche il sindaco Ilaria Caprioglio, gli assessori alle Manifestazioni Maurizio Scaramuzza e ai Lavori pubblici Pietro Santi.
“Spesso si ha la tendenza a considerare lo sport semplicemente come qualcosa che ha a che fare con l’esercizio e l’attività fisica, la fatica e il sudore e lo si pratica soltanto in quanto tale – a dichiarato Donatella Polzoni, ex giocatrice di pallacanestro femminile e allieva di Pagnini, in apertura di cerimonia – Ciò avviene soprattutto se non si è stati iniziati da una figura importante, l’allenatore, che oltre alla tecnica deve insegnare molto di più profondo, ossia i valori che devono essere alla base di ogni disciplina sportiva”.