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Albenga 2019, Tomatis: “Cristina Porro da aspirante candidato sindaco ad addetto stampa (pessimo) della Lega”

Albenga 2019, Tomatis: “Cristina Porro da aspirante candidato sindaco ad addetto stampa (pessimo) della Lega”

Albenga. “Prendiamo atto che la consigliera Porro, già ex aspirante candidata sindaco per la Lega, sgambettata dai suoi stessi alleati di coalizione e poi scartata dai suoi stessi compagni di partito, debba essere stata ripagata con il ruolo di addetto stampa ufficiale per le elezioni. Ruolo che per altro le riesce malissimo”. Così il candidato sindaco di Albenga per il centrosinistra, Riccardo Tomatis, replica al consigliere Cristina Porro circa l’entità dei fondi Psr assegnati alla piana ingauna.

“Sì, perché fa veramente sorridere che, mentre il tema del dibattere era l’ennesimo schiaffo alla città di Albenga, dato dall’amministrazione regionale di centro destra in relazione ai finanziamenti del Psr, lei si sia sentita in dovere di parlare delle elezioni regionali abruzzesi. Cara Porro, per quanto importante sia l’Abruzzo, ti ricordiamo che noi siamo chiamati a fare gli interessi della città di Albenga, che si trova, se non lo ricordassi in Liguria. Il vostro candidato al ruolo di sindaco, soltanto qualche giorno fa, aveva come tu stesso hai riportato, chiesto ai suoi e tuoi compagni leghisti regionali che tale cifra, destinata al Psr venisse aumentata., proprio a dimostrazione della sua e della vostra attenzione per questo settore”.

“È successo? No, per nulla! La lega in regione ha detto di no. Dimostrando il vostro peso politico. Con tanti saluti alle vostre belle parole sull’importanza dell’agricoltura per lo sviluppo cittadino. Ecco perché parliamo di umiliazione per la citta’. Ancora una volta Voi ed i vostri amici leghisti promettete agli Albenganesi qualsiasi cosa durante la campagna elettorale e poi, puntualmente, disattendete queste promesse. Dopo aver svenduto il nostro ospedale ai privati, dopo aver perduto i finanziamenti per i danni alluvionali, oggi, chiacchiere a parte, al comparto agricolo ingauno, destinate solo pochi spiccioli”.

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