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Imperia, bandiera francese sul palazzo comunale. Sindaco Scajola: “Ecco perché le nostre bandiere devono restare vicine”

Imperia, bandiera francese sul palazzo comunale. Sindaco Scajola: “Ecco perché le nostre bandiere devono restare vicine”

Imperia. “Amo la mia Patria e voglio il bene dell’Italia. Ritengo importante lavorare per mantenere un rapporto di collaborazione e vicinanza con la Francia e con l’Europa. Le nostre bandiere devono restare vicine, è solo così che si diventa più forti”. Lo ha scritto il sindaco di Imperia sulla propria pagina Facebook rispondendo alle tante polemiche suscitate dalla sua decisione di proiettare la bandiera francese sul palazzo comunale in segno di vicinanza e amicizia alla Francia, dopo gli “attriti” a livello centrale.

Aggiunge Scajola: “Detto ciò, per chi non vuol capire, torno a dire che i rapporti tra Italia e Francia sono importati perché:
– nel 2017 le esportazioni italiane verso la Francia ammontavano a più di 46 miliardi di euro, facendo della Francia il secondo partner commerciale del nostro Paese ed esportando Oltralpe più di quanto importiamo (elaborazione lavoce.info);
– le banche d’Oltralpe sono quelle che più di tutte in Europa finanziano lo Stato italiano, gli Enti locali, le imprese e le famiglie nel nostro Paese con 285,5 miliardi di euro (dati Il Sole 24 Ore);
– il sistema imprenditoriale Italia/Francia è strettamente interconnesso con il 13% di imprese italiane controllate da capitali francesi, per un totale di circa 275 mila occupati (dati ICE).
Venendo alla nostra terra, abbiamo migliaia di frontalieri che si recano quotidianamente in Francia e che necessitano, lavorando oltre confine, di appoggio bilaterale da parte dei due Paesi.
Dobbiamo poi essere memori della nostra storia. Se siamo una Nazione è anche grazie al contributo dato dalla Francia nelle fasi cruciali che hanno condotto all’Unità d’Italia, e se esiste l’Europa è anche grazie all’impegno di uomini come Alcide De Gasperi e Robert Schuman.
La soluzione di ogni problema e controversia tra due Nazioni leader non può che passare attraverso il dialogo, un confronto fermo e sereno e toni degni di un Paese maturo”.

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