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Parco del Finalese, i Verdi contro la Regione: “Prendano esempio dalla Lombardia”

Parco del Finalese, i Verdi contro la Regione: “Prendano esempio dalla Lombardia”

Finale Ligure. Parco del Finalese: i Verdi tornano all’attacco della Region Liguria forti delle firme online di più di tremila cittadini che sono favorevoli alla nascita dell’Ente e invocano la Lombardia come esempio.

“E’ veramente sorprendente e lascia molto perplessi il fatto che, ancora dopo alcuni lustri, la Lega in accordo con i suoi stretti alleati finalesi definisca i Parchi Naturali ‘inutili carrozzoni che pongono vincoli alla proprietà privata’ ed escludano in modo categorico l’istituzione di quello Finalese. La nostra perplessità deriva dal fatto che in altre importanti zone d’Italia, dove la Lega governa, il giudizio leghista sulla funzione dei Parchi e delle Aree protette sia diametralmente opposto” osserva Gabriello Castellazzi per i Verdi savonesi.

“Claudia Maria Terzi, in qualità di Assessore all’Ambiente della Regione Lombardia (esponente di spicco della Lega tanto da essere poi eletta in Parlamento), in occasione dell’inaugurazione di un Parco Naturale dichiarava: ‘i Parchi consentiranno ai visitatori e ai turisti di prendere piena coscienza dell’ampio capitale ambientale presente in Lombardia, concernente non solo gli Enti Parco e le Aree Verdi, ma anche le strutture di valore storico-artistico, memoria di uno scenario agreste dell’intera Lombardia. Iniziative capaci di invitare gli utenti e i turisti a usufruire di quelle che sono le peculiarità della Regione concentrandosi in particolar modo sulle Aree Verdi adibite a Parco che rappresentano una percentuale significativa del territorio regionale’. Da un’ analisi dei Verdi risulta come la Regione Lombardia vanti oggi ben 24 Parchi Regionali e 66 Riserve Naturali, ottimamente inquadrate in un programma operativo, facilmente consultabile sul sito della Regione dove si legge: ‘i Parchi Regionali rivestono un ruolo di primaria importanza per la salvaguardia della biodiversità lombarda e costituiscono un’opportunità per la valorizzazione del paesaggio e del suolo inteso come spazio aperto multifunzionale. Infatti i essi rappresentano la struttura portante della naturalità lombarda, costituendo la superficie maggiore di territorio protetto. La loro funzione è legata all’esigenza di tutelare la biodiversità, il paesaggio, le attività agricole, silvicole e pastorali e di promuovere il recupero delle colture tradizionali strettamente collegate al territorio rurale che si esplicita negli obiettivi e contenuti del PTC(Piano Territoriale di Coordinamento dei Parchi). Essi garantiscono, altresì, la conservazione di ambienti ad elevato valore naturalistico, in grado di fungere da aree sorgenti di biodiversità anche per il territorio circostante e di garantire la necessaria connessione ecologica tra ambienti tra loro disgiunti” spiegano i Verdi.

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