Vallecrosia, gli educatori: «L’oratorio Don Bosco è una casa per chi non ha casa»

Vallecrosia, gli educatori: «L’oratorio Don Bosco è una casa per chi non ha casa»

Vallecrosia. L’oratorio Don Bosco da anni è al centro della vita educativa di molti ragazzi che si trovano a transitare o a sceglierlo come luogo per passare il loro tempo libero. Residenti sulla costa o provenienti dai comuni dell’entroterra, ogni giorno, almeno un centinaio di ragazzi usufruiscono dell’opera salesiana di Vallecrosia come luogo di aggregazione informale, di formazione con il Centro di Formazione Professionale, di educazione allo sport e ultimo, ma non ultimo di educazione alla fede e alla ricerca di un senso religioso in ragazzi cattolici e non.

«L’oratorio è uno spazio aperto a tutte le età, ma con una chiara vocazione specifica per i ragazzi nell’età evolutiva e soprattutto, così dice espressamente San Giovanni Bosco, per i giovani più poveri e pericolanti. Nell’ultimo anno, l’opera salesiana di Vallecrosia, sta cercando di dare una risposta alla crescente povertà educativa del territorio e più in generale della società odierna, con alcuni progetti ad hoc. Si sono integrati a tale proposito le attività dell’Associazione G.R.A.Z.I.E. con il doposcuola don Milani che da anni assiste i ragazzi nello studio e nei problemi legati al mondo scolastico.

In questo anno scolastico sono stati accolti 83 ragazzi per il doposcuola pomeridiano e 18 per la preparazione da privatisti all’esame di licenza media. Molti (più del 50 per cento) di questi sono inviati dall’Asl o dai servizi sociali perché in una situazione di disagio medio alto. Al pomeriggio la situazione non cambia, attorno all’oratorio si sono sviluppati da tempo centri di aggregazione esterni, non dipendenti da esso, e poco regolamentabili in cui non di rado si incontrano ragazzi che fanno uso di sostanze o le rivendono in cerca di un guadagno facile, tale situazione è stata segnalata più volte e denunciata a chi di competenza.

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