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Elezioni comunali, modalità di voto: districarsi tra disgiunto e doppia preferenza di genere

Elezioni comunali, modalità di voto: districarsi tra disgiunto e doppia preferenza di genere

Tra meno di ventiquattro ore nella provincia di Imperia andranno al rinnovo le amministrazioni comunali di trenta comuni dall’entroterra alla costa. Nelle rappresentazioni grafiche che seguono trovate le modalità attraverso le quali l’elettore può esprimere il proprio voto nei comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti. Nel Ponente, il 26 maggio, solo Ventimiglia e Sanremo potrebbero finire al ballottaggio. Per tutti gli altri 28 comuni, l’elezione è diretta al primo turno e il voto è semplificato. Si può barrare il simbolo della lista abbinata al candidato sindaco e dare una sola preferenza al candidato consigliere. Viene eletto il sindaco che ottiene più voti. Laddove si è presentata una sola lista, per risultare eletta occorre che si rechino alle urne il 50%+1 degli aventi diritto.

Discorso diverso e più complesso per i due centri maggiori. Nella città di confine e in quella dei fiori, entrano in gioco le variabili del voto disgiunto e della doppia preferenza di genere che di seguito spiegheremo. Prima di procedere con un sintetico vademecum su tutte le possibilità di voto, occorre precisare che, in linea di principio, se non ci sono segni grafici sulla parte esterna della scheda, il voto è quasi sempre valido. E’ abitudine fare il segno con una X, ma non è obbligatorio.

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