Provincia. Si intitola “#backstage, il lavoro che non vedi vale” la campagna di informazione e comunicazione lanciata da Filcams-Cgil per “mettere in evidenza e valorizzare l’impegno e la professionalità dei lavoratori stagionali” e portare benefici anche soprattutto agli imprenditori del turismo.
Secondo i rappresentanti del sindacato, per gli albergatori e più in generale per tutti gli imprenditori che operano nel settore turistico sarebbe relativamente facile trovare lavoratori stagionali da assumere: sarebbe sufficiente rispettare le condizioni del contratto nazionale del turismo e quindi garantire “il rispetto dei turni di riposo giornaliero e settimanale, il corretto inquadramento, il pagamento degli straordinari, le maggiorazioni per il lavoro festivo, domenicale, notturno”.
“Invece – aggiungono ancora da Filcams – sarebbero vietati i finti contratti part time, con lavoro effettivo di 60 ore alla settimana, retribuire i lavoratori in nero e tutte quelle forme di lavoro grigio che nascondono illeciti e abusi, spesso subiti dagli addetti del settore pur di avere un lavoro. I continui tentativi di ridurre i costi, in particolare quelli del lavoro, per aumentare i profitti, vanno a discapito del settore turistico, della qualità del servizio offerto e delle condizioni di lavoro. Il reddito di cittadinanza non c’entra, è la responsabilità sociale d’impresa che latita da troppo tempo sulle nostre coste, soprattutto d’estate”.