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Taggia, provano a fregare un’anziana con la “truffa dello specchietto”: coniugi milanesi in manette

Taggia, provano a fregare un’anziana con la “truffa dello specchietto”: coniugi milanesi in manette

Taggia. I Carabinieri di Imperia hanno arrestato una coppia di coniugi italiani, già noti alle forze dell’ordine, responsabile di una truffa ai danni di un’anziana residente a Imperia. I fatti risalgono alla fine di agosto 2018, allorquando la vittima 83enne, nell’attraversare in auto il centro di Taggia, è stata fermata da una coppia di sconosciuti che, fingendosi scossi ed arrabbiati, hanno compiuto la “truffa dello specchietto”, accusando l’anziana di aver danneggiato lo specchietto della propria autovettura e facendosi contestualmente consegnare 400 euro in contanti a titolo di risarcimento.

Qualche giorno dopo, avendo realizzato l’accaduto, la vittima ha denunciato i fatti ai Carabinieri che hanno avviato un’attività di indagine, durata alcuni mesi, che ha portato all’identificazione degli autori, due coniugi dimoranti nel milanese. L’attività si è conclusa con l’esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare emesse dal GIP di Imperia, che ha concordato con i risultati delle indagini svolte dai militari dell’Arma. I due truffatori sono stati rintracciati in un campeggio nel savonese – alla cattura hanno collaborato i militari della Compagnia di Albenga – e, da lì, trasferiti agli arresti domiciliari in Lombardia.

L’evento rimarca, da un lato, l’importanza e la necessità – quando qualcuno risulti vittima sia di questo reato, sia di ogni altro tipo di azione illecita – di denunciare l’accaduto, anche se sono passati diversi giorni; dall’altro, l’utilità dell’impegno profuso dall’Arma dei Carabinieri nella prevenzione e repressione dell’odioso e vile fenomeno delittuoso delle truffe agli anziani, che mira a colpire le categorie più deboli ed indifese. A tal proposito, nel corso dell’ultimo anno, nell’intera Provincia di Imperia, i
Carabinieri hanno organizzato incontri presso circoli ricreativi, parrocchie e scuole, cercando di raggruppare il maggior numero possibile di anziani, atteso che il tipo di delitto può essere combattuto non solo attraverso l’azione di contrasto, ma anche con
una costante campagna di prevenzione. I Comandanti delle Compagnie e delle Stazioni hanno illustrato alla platea le principali ed attuali tecniche utilizzate dai truffatori per raggirare le vittime, tratti dall’esperienza operativa della nostra provincia: l’offerta di abbonamento a riviste, il falso incidente stradale, la proposta di acquisto di pietre preziose (che poi si rivelano “fondi di bottiglia”), la presunta fuga di gas con la richiesta di mettere da parte oro e denaro per evitare la contaminazione, l’avvocato che chiede una “cauzione” per il rilascio di un parente arrestato dalle forze di polizia, il versamento di una piccola somma a titolo di beneficenza con la compilazione di moduli in cui devono essere indicate coordinate bancarie e dati personali (con cui, in seguito, i truffatori “entrano” nella vostra banca), la consegna del pacco acquistato dal nipote o dal figlio, l’offerta di essere accompagnati a prelevare allo sportello automatico, la proposta di acquisto di un elettrodomestico a prezzo particolarmente conveniente (salvo scoprire in seguito che il promotore è estraneo alla catena commerciale), la richiesta di un anticipo per spese notarili necessarie per “sbloccare” un’eredità.

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