Cronaca

Ata, il giudice respinge la richiesta di risarcimento per l’ex direttore Luca Pesce

Ata, il giudice respinge la richiesta di risarcimento per l’ex direttore Luca Pesce

Savona. Rigettate dal giudice del lavoro le richieste dell’ex direttore generale di Ata spa Luca Pesce, che aveva chiesto un risarcimento di oltre 500 mila euro nella causa promossa contro la partecipata savonese per il licenziamento e la cessazione dell’incarico, in una lunga querelle giudiziaria che vede da tempo un braccio di ferro tra l’ex dirigente e la società, che aveva rescisso il contratto su mandato dello stesso consiglio di amministrazione, dopo che era stato deciso di togliere la figura del direttore generale nell’ambito di un riassetto della pianta organica.

Pesce aveva impugnato il licenziamento ritenendolo illegittimo (oltre che discriminante e ritorsivo) e iniziando una causa legale nei confronti della stessa Ata.

Nel dispositivo della sentenza, infatti, sono state respinte le istanze presentate da Luca Pesce, sia per quello che riguarda il licenziamento illegittimo, quanto per le pesante accuse di mobbing e stalking subite (che a detta dell’ex direttore lo avrebbero costretto a lasciare). Respinta, quindi, anche la richiesta del risarcimento danni complessivo nei confronti di Ata per una cifra intorno ai 500 mila euro. Unica istanza accolta è quella sull’indennità di 20 mila euro che la società aveva trattenuto a Luca Pesce per il mancato preavviso.

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