Cronaca

Jova Beach Party, oltre al danno la beffa: la mazzata mediatica per le spiagge liguri

Jova Beach Party, oltre al danno la beffa: la mazzata mediatica per le spiagge liguri

Il Jova Beach Party ad Albenga era già la notizia dell’anno, ma ora l’annullamento della data del 27 luglio l’ha trasformata in una notizia di portata nazionale che continua ad alimentare il dibattito mediatico sull’evento (mancato) e sui motivi della cancellazione del concerto di Lorenzo Cherubini. Nei giorni scorsi abbiamo parlato dell’ingente danno economico per il territorio del ponente savonese a seguito dello stop imposto alla festa musicale “on the beach” per la mancanza di spazi e dimensioni adeguate, con il tratto di litorale alla foce del Centa eroso dall’ultima mareggiata (10-12 metri di spiaggia).

Ma non c’è solo il danno provocato dai mancati introiti per alberghi, strutture ricettive, ristoranti, bar e negozi: il danno collaterale, e forse più grave, è quello di immagine per la riviera ligure e per le sue spiagge, fragili e in balia delle condizioni meteo-marine. L’annullamento del Jova Beach Party getta nell’agone mediatico la condizione dei litorali della Liguria. Un caso nazionale che ha posto alla ribalta dell’opinione pubblica una Liguria “defraudata” di una delle sue ricchezze principali, che ha fatto negli anni la fortuna di tanti operatori turistici.

Così oltre al danno la beffa: la ricaduta mediatica, in una stagione estiva non certo positiva stando agli ultimi dati sulle presenze turistiche, assume la connotazione di un vero e proprio tonfo a livello di pubblicità negativa. Nonostante si cerchi di gettare acqua sul fuoco (vedi le esternazioni del governatore ligure Giovanni Toti proprio sulle spiagge), ormai il tam tam su siti e tg nazionali pare non arrestarsi. Così, quello che doveva essere l’evento clou dell’estate 2019 e volano per il nostro territorio è diventato un boomerang dalle conseguenze ancora indefinite.

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