Politica

Imperia fanalino di coda per le politiche ambientali: la maggioranza replica alla segreteria del Pd

Imperia fanalino di coda per le politiche ambientali: la maggioranza replica alla segreteria del Pd

Imperia. «Abbiamo capito che il Pd cittadino ha una nuova segreteria che è in cerca costante di visibilità. Le ripetute esternazioni, le ultime sull’ambiente, lasciano tuttavia a dir poco attoniti». Con una nota a firma dei capogruppo di maggioranza Claudio Ghiglione (Imperia Insieme), Daniele Ciccione (Obiettivo Imperia) e Vincenzo Garibbo (Area Aperta)  replica al Pd a proposito delle critiche piovute su Palazzo civico a seguito della classifica del Sole 24 Ore che ha posizionato Imperia al novantesimo posto per la qualità dell’ambiente e del verde urbano.

«In primo luogo –prosegue il comunicato –  il tono stride con lo stile dimostrato dai due consiglieri comunali imperiesi del Partito Democratico, con i quali in questi mesi ci siamo confrontati sempre in maniera costruttiva. La nuova segreteria racconta poi la storia in maniera diversa da come è accaduta. Descrivere il Pd come il fautore del “porta a porta” a Imperia significa offendere l’intelligenza dei cittadini imperiesi, che ricordano benissimo gli anni di melina inconcludente ai quali hanno assistito. Ha detto bene l’assessore Gandolfo: chi ha amministrato dal 2013 al 2018 non ha dato seguito a una legge che imponeva dal 2012 il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata, facendosi tirare le orecchie più volte dal Tar Liguria. L’inerzia, così definita dai giudici del Tar, ci è costata oltre due milioni di euro di penali non applicabili alla Teknoservice, che il sindaco Claudio Scajola è riuscito a transare a 1 milione e 200 mila euro, facendo così risparmiare i cittadini imperiesi».

«Sulla ciclabile – incalzano Ghiglione, Ciccione e Garibbo –  è ora di chiarire i fatti. L’allora governo ha riconosciuto un finanziamento uguale per tutti a tutti i comuni capoluogo di provincia italiani. Per non prenderlo l’amministrazione precedente avrebbe dovuto sostanzialmente rinunciare ad essere capoluogo. È bastato disegnare una linea rossa al posto dei binari ferroviari per reperire le risorse. Di questo siamo comunque grati perché quelle risorse sono servite all’attuale amministrazione per progettare una vera ciclabile, più estesa e inserita meglio nella città, avendo avuto cura di eliminare tutte le barriere tra la vecchia ferrovia e i quartieri cittadini, rivoluzionando davvero l’assetto urbanistico di Imperia. È sufficiente un confronto tra i due progetti per rendersi conto dell’abissale differenza».

» leggi tutto su www.riviera24.it