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Tariffe troppo alte a Sanremo, Asd Foce: «L’atletica sanremese emigra a Imperia»

Tariffe troppo alte a Sanremo, Asd Foce: «L’atletica sanremese emigra a Imperia»

Sanremo. «Qualche giorno fa la Giunta del Comune di Imperia ha varato le tariffe d’uso della pista di atletica “Lagorio”, concordate con le società sportive; la cosa non avrebbe fatto notizia se, nel frattempo, in un locale adiacente la pista di Sanremo, il portavoce della Sanremo Sport e Tourism, alla quale il Comune della Città dei Fiori ha affidato l’impianto di atletica, non avesse comunicato alle società che utilizzano la struttura, le tariffe d’uso per il 2020. Alla ASD Foce il costo sarebbe di 4800 euro (quattromilaottocento)» – fa sapere l’Asd Foce.

«A Imperia, invece, una società come la Maurina, con più iscritti della Foce e con alle spalle uno sponsor come Olio Carli, per accedere al campo deve versare, annualmente, 400 euro (quattrocento). E’ questa la notizia incredibile: per allenare i suoi atleti a Sanremo la Foce deve sborsare una cifra 12 volte più onerosa di una società di Imperia. Cosa è successo? A Imperia, come in tutto il territorio nazionale, un campo di atletica è considerato un impianto senza fini di lucro, un’area socialmente utile, aperta a tutti, un servizio pubblico destinato al benessere dei cittadini, e la politica lo ha capito. A Sanremo invece una pista di atletica è considerata di rilevanza economica.

Secondo il Comune può fare cassa, è un pozzo di S. Patrizio. E, tanto per far capire che aria tira, si è cominciato con chi vive l’atletica da anni, chiedendo somme da capogiro. Per la Foce una cifra che è la metà del suo bilancio annuale. Non solo, ma organizzare una gara di atletica, a Imperia non costa nulla mentre a Sanremo costa 200/250 euro, una pazzia: le gare di atletica infatti non prevedono nessun introito. La Federazione nazionale (FIDAL) è attonita; la Foce ha già annunciato che non organizzerà nel 2020 alcuna gara a Sanremo e la FIDAL ha già accantonato il progetto di portare a Sanremo un evento di livello, trovandosi di fronte all’unico caso in Italia di pista di atletica affidata a privati che hanno l’obiettivo di lucrare sull’impianto sportivo.

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