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Commerciante aggredito a Savona, Levrero: “Condotta da Arancia Meccanica”. Saccone: “Interroghiamoci”

Commerciante aggredito a Savona, Levrero: “Condotta da Arancia Meccanica”. Saccone: “Interroghiamoci”

Savona. “E’ un gesto di profonda amoralità ed anomia quello attuato dalla banda di giovani nei confronti dei negozianti, che evidenzia un ostentato disprezzo per il prossimo. Non bastano parole di sdegno dalle istituzioni: resta mera retorica se tutti insieme non si cerca di fare un passo verso la prevenzione di questi fenomeni, verso un cambiamento culturale”. Con queste parole l’assessore savonese alla Sicurezza, Roberto Levrero, stigmatizza l’aggressione avvenuta in via Paleocapa da parte di alcuni ragazzini minorenni.

“Non so quale sia il vissuto familiare di queste persone – prosegue – certo è che che l’educazione di questi teppisti si palesa da sola, dimostrando una totale assenza di valori morali e civili. E’ su questi che serve un forte impulso da parte di famiglie, scuole, corpi intermedi, perchè non è possibile lasciare che l’educazione dei giovani venga fatta da quanto acquisito nella terra di nessuno dei social network. Le istituzioni non possono e non debbono mai sostituirsi alle famiglie; serve però che queste dimostrino più attenzione verso i figli anche rivolgendosi alle istituzioni per avere le necessarie informazioni, sviluppare consapevolezza, fruire di un percorso di aiuto. Invito gli esercenti a contattarmi per avviare altri controlli di vicinato, possibilmente supportati dall’implementazione di telecamere: tutto ciò certamente non eliminerebbe aprioristicamente il problema sociale, ma almeno agevolerebbe il corso della giustizia”.

“Quanto affermato da Levrero dovrebbe interrogare le coscienze di tutti noi, non solo di coloro che hanno figli – gli fa eco la consigliera comunale di FdI Simona Saccone – Mi chiedo quanto la società sia pronta a supportare le famiglie, ma anche quanto queste ci siano per i propri giovani, non solo i propri figli, ma per tutti coloro che ‘sbandano’. E’ un problema della società sul quale non possiamo far finta di nulla, quelli stigmatizzati dall’assessore Levrero sono reati: bullismo e teppismo che aprono la strada ad un curriculum da veri deliquenti. Famiglie, scuole, servizi sociali, ma anche vicini di casa, la comunità tutta deve biasimare certi comportamenti e cercare di reintegrare giovani che, evidentemente, non sono seguiti a dovere”.

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