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Lavori in piazza a Castelvecchio, il sindaco Milani: “La minoranza fa finta di non sapere solo per fare polemica”

Lavori in piazza a Castelvecchio, il sindaco Milani: “La minoranza fa finta di non sapere solo per fare polemica”

Castelvecchio di Rocca Barbena. Non si è fatta attendere la replica del sindaco di Castelvecchio di Rocca Barbena, Marino Milani, alle dichiarazioni dei consiglieri Gianpaolo Badino e Morgano Moreno riguardo il cantiere per il rifacimento di piazza Porta del Comune e ai disagi che questo avrebbe creato.

“Come sempre accade in questi casi – spiega il primo cittadino – i lavori sono iniziati e proseguiti in accordo e con il benestare della Soprintendenza. Durante gli scavi è emersa la presenza di un vecchio acciottolato di valore storico e archeologico, quindi la Soprintendenza ci ha chiesto di interrompere ogni attività. A seguito di due sopralluoghi, d’accordo sempre con gli esperti abbiamo chiesto al nostro tecnico di effettuare una variante al progetto di rifacimento della piazza che consentisse di salvaguardare questo manufatto. Ciò, ovviamente, ha fatto rallentare i lavori. Non è stata l’amministrazione che, di punto in bianco, ha deciso di bloccare il cantiere e di creare problemi al borgo. Purtroppo ci si è messa di mezzo la burocrazia. Anche perché, è bene ricordarlo, le uniche soddisfazioni per il sindaco di un paese come Castelvecchio arrivano quando si riesce a portare a casa qualche risultato, quando si vede completata un’opera come questa”.

Insomma, al sindaco e alla sua amministrazione “non interessa fermare i lavori, ma portarli avanti. Ma, ribadisco, purtroppo la burocrazia è questa. In questo sistema un sindaco è l’ultima persona a poter decidere qualcosa e la prima a farsi carico di proteste e polemiche come quelle avanzate oggi dalla minoranza. Minoranza che, mi pare, sia incapace di capire anche queste cose molto semplici. Abbiamo spiegato più volte quale fosse il progetto sulla piazza e cosa stesse succedendo al cantiere. La minoranza ha presentato in consiglio comunale un’interpellanza a cui abbiamo risposto in maniera molto esauriente. Se i tempi non sono stati rispettati non è certo colpa del sindaco. Ormai anche le pietre conoscono i motivi dei ritardi”.

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