Anche in Liguria la zanzara coreana. Resistente al freddo trasmette malattie pericolose per animali ed esseri umani

Anche in Liguria la zanzara coreana. Resistente al freddo trasmette malattie pericolose per animali ed esseri umani

Genova. La Liguria è una delle cinque regioni in cui è stata riscontrata la presenza della zanzara coreana (Aedes Koreicus), appena più grande della zanzara tigre e che rappresenta una nuova minaccia per la salute umana e animale. Questo insetto è capace di trasmettere anche il virus dell’encefalite giapponese e la filariosi, pericolosi per l’uomo e gli animali.

Il primo avvistamento di questa specie invasiva di origine asiatica è stato nel 2011 nella provincia di Belluno. La zanzara coreana ha una diffusione molto rapida e, a differenze della zanzara tigre, è in grado di sopravvivere a temperature molto basse e altitudini maggiori. Inoltre l’espansione di questo insetto viene agevolata dal trasporto passivo per mezzo di autoveicoli privati o per il trasporto merci. Trova il suo habitat ideale nei luoghi umidi con presenza di ristagni d’acqua.

L’Aedes Koreicus, come la zanzara tigre, utilizza per la riproduzione contenitori artificiali (per esempio vasi, penumatici, vivai, cimiteri, binari stradali), ma anche habitat naturali (es. fossati); le larve di entrambe le specie sono state trovate in alcuni casi negli stessi siti di riproduzione. Grazie alla sua tolleranza alle temperature piuttosto basse (fino a 10°C), la zanzara coreana riesce a colonizzare aree collinari e montuose, non raggiunte dalla zanzara tigre. Non sorprende quindi che, secondo i dati dell’Osservatorio Rentokil, nel 2019 le richieste d’intervento nel periodo autunno-inverno contro le zanzare sono aumentate del 44% rispetto al 2018.

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