Economia

Sconto in fattura, CNA Savona: “Incomprensibile dietrofront della maggioranza di Governo”

Sconto in fattura, CNA Savona: “Incomprensibile dietrofront della maggioranza di Governo”

Provincia. La Commissione Bilancio del Senato ha reintrodotto, dopo averlo abrogato qualche ora prima, lo sconto in fattura per i lavori condominiali di valore superiore a 200mila euro che beneficiano di ecobonus: “Siamo fortemente contrari alla nuova misura – commentano da CNA Savona – anche se è applicabile ad un perimetro apparentemente circoscritto. E’ intollerabile il principio che un privato sia chiamato a farsi carico di anticipare un beneficio fiscale erogato dall’amministrazione pubblica”.

Continuano dalla Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola media impresa: “Il voto in Senato rappresenta una clamorosa retromarcia da parte del Governo e della maggioranza parlamentare che reintroducono uno strumento discriminatorio che penalizza le vere imprese dell’edilizia, dell’impiantistica e dei serramenti ed è un regalo ingiustificato ai grandi operatori. Come ha riconosciuto in più occasioni l’Autorità Antitrust altera la concorrenza danneggiando il mercato e quindi i consumatori. E’ evidente che è stata compiuta una scelta di campo per favorire i colossi dell’energia e le grandi multiutility, tutti soggetti che non svolgono direttamente i lavori di riqualificazione energetica, mettendo nelle loro mani un grande mercato rappresentato da oltre un milione di condomini. Lo sconto in fattura è uno schiaffo alle piccole imprese che non possono permettersi di rinviare l’incasso di fatture senza pregiudicare la sana gestione. Il Governo e le forze di maggioranza dovranno spiegare le ragioni di una inversione di rotta a 180 gradi dopo che avevano riconosciuto la fondatezza delle ragioni esposte dalla CNA per l’abrogazione di uno strumento iniquo”.

“Siamo purtroppo in mano a incompetenti che ondeggiano tra le lobby dei poteri forti come delle bandiere al vento” – afferma senza mezzi termini il Segretario della CNA di Savona, Matteo Sacchetti – ci devono poi ancora spiegare, oltre al danno alle imprese, il grave discrimine che verrebbe operato tra condomino e condomino a seconda di situazioni  (lavori sopra o sotto soglia) che non possono certamente identificare le condizioni economiche delle persone”.

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