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Ciao Pietruzzo, Savona onora il “Pelè Bianco”

Ciao Pietruzzo, Savona onora il “Pelè Bianco”

Nella domenica della “resurrezione” biancoblù (grande vittoria dei ragazzi di mister De Paola sulla quotatissima Caronnese per 2 a 1) nell’entusiasmo scatenato dalla bella e per certi versi inaspettata impresa, in diversi degli infreddoliti spettatori presenti sulle tribune ventose del Bacigalupo (diciamo quelli in zona over 65) il pensiero è corso ad un leggendario mito del calcio che avevamo avuto il privilegio di vedere dal vivo proprio in quella che rimarrà la stagione più indimenticabile degli striscioni: l’anno 66/67, in serie B.

Il 18 settembre del 1966 (seconda giornata di andata) il Varese (finirà promosso in A dietro alla Samp) dei big Maroso, Sogliano, Leonardi e Cucchi (che divenne poi una nostra bandiera) superò di misura Prati, Furino, Fascetti e compagni grazie ad una rete siglata al 59° da un promettente attaccante diciottenne: tale Pietro Anastasi.

Io ero tra coloro che assistettero dall’anello superiore insieme ad altri precoci tifosi (per quei tempi) e francamente la prodezza ci fece rimanere bastonati. Sugli spalti la sensazione che quel folletto nero come il carbone (guarda caso figlio della “fatal Catania”) fosse destinato ad una splendida carriera si fece subito strada.

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