Cronaca

Appalto rifiuti a Pietra, dopo tre anni la Corte d’Appello ribalta tutto: assolti perchè il fatto non sussiste

Appalto rifiuti a Pietra, dopo tre anni la Corte d’Appello ribalta tutto: assolti perchè il fatto non sussiste

Pietra Ligure. Assolti perché il fatto non sussiste. E’ questa la decisione della Corte d’Appello di Genova che oggi ha ribaltato completamente la sentenza di tre anni fa in merito all’inchiesta battezzata “Trash” che aveva portato alla luce le presunte irregolarità nell’assegnazione dell’appalto per la gestione dei rifiuti a Pietra.

In primo grado erano arrivate cinque condanne, per una pena complessiva che sfiorava i 12 anni di reclusione. Il collegio del tribunale di Savona aveva condannato a quattro anni e dieci mesi di reclusione Fabio Basso, allora responsabile del settore servizi tecnici specializzati del Comune di Pietra Ligure; a tre anni Roberto Balbis, funzionario di Ata Spa; a due anni e otto mesi Mario Cena, anche lui funzionario di Ata Spa; a otto mesi di reclusione (con la sospensione condizionale della pena) Vincenzo Trevisano, l’allora segretario comunale pietrese, e Andrea Nencioni, geologo e anch’esso dipendente dell’amministrazione comunale.

Basso ha però deciso di ricorrere in appello: e la Corte questa mattina ha “cancellato” quelle condanne, decidendo di assolvere tutti con formula piena. 

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