Politica

Regionali, fermento Pd-M5S: torna in quota il nome di Comanducci

Regionali, fermento Pd-M5S: torna in quota il nome di Comanducci

Liguria. Paolo Comanducci si è schermito dicendo “per ora un lavoro ce l’ho” ma anche “se son rose fioriranno”. L’argomento era la sua candidatura a presidente della Regione Liguria.

Il magnifico rettore dell’Università di Genova, però, è in scadenza di mandato nel prossimo mese di ottobre e, in questo 2020 dalla primavera anticipata chissà che le rose non possano fiorire all’inizio di marzo.

Il suo nome, messo in ombra (e al sicuro) da quello del giornalista Ferruccio Sansa e di altri potenziali candidati, è tornato prepotentemente di attualità nelle ultime ore. Un po’ perché lo stesso Sansa con l’articolo in cui si è scagliato contro il temporeggiare sull’alleanza M5s-Pd si sarebbe attirato l’ira di parte dei pentastellati. Un po’ perché, anche senza alleanza, il centrosinistra, o campo progressista, resta alla ricerca di un nome “civico” e autorevole come alternativa a una figura di partito come potrebbe essere, invece, Andrea Orlando.

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