Cronaca

Lizzie Borden: un duplice omicidio (ancora) irrisolto

Lizzie Borden: un duplice omicidio (ancora) irrisolto

Anno 1892. La famiglia Borden viveva a Fall River, Massachusetts, Stati Uniti, in una modesta abitazione. Il nucleo era così composto: Andrew Borden, la sua seconda moglie Abby , le figlie Emma, quarantaduenne, e Lizzie, di trentadue, e, da qualche tempo, una domestica di nome Bridget Sullivan. Andrew era un uomo molto ricco, proprietario di banche, terreni e fattorie, ma allo stesso tempo molto avaro. La sua taccagneria non era tollerata soprattutto da Lizzie, che rimpiangeva, ancora dopo vent’anni, la morte della madre Sarah, e che non aveva approvato le seconde nozze del padre.

17Anche Emma non aveva buoni rapporti con la matrigna: le due sorelle si erano rassegnate a condurre una vita da zitelle, rinchiuse in quella scomoda casa, priva di bagno e persino dell’acqua corrente, che il padre aveva considerato un’inutile spesa. Andrew, per risparmiare, aveva anche deciso di vendere la carrozza ed il cavallo: nella stalla erano rimasti solo dei piccioni, a cui Lizzie si era molto legata. Parte di questi, un giorno, vennero rubati. Per la rabbia del furto subito, Andrew, uomo anche violento, uccise il resto degli uccelli. Lizzie, disperata, ne pianse a lungo la morte. Ma la secondogenita rimase ben più sconfortata quando scoprì che il padre, così avaro con la famiglia, aveva acquistato una casa alla sorella della moglie.

Il 4 agosto di quell’anno era una mattinata molto afosa. Emma in quei giorni era in vacanza presso alcuni lontani parenti, Andrew era uscito per fare alcune commissioni. Nell’abitazione dei Borden erano presenti la matrigna Abby, Lizzie e la domestica. Verso le 10.30 Andrew rientrò e si dedicò, come consuetudine, alla lettura del giornale. Circa una mezz’ora dopo, la domestica, che si trovava al piano di sopra, sentì un lacerante grido di Lizzie: “Bridget! Vieni subito! Papà è morto! Qualcuno è entrato e l’ha ucciso!”

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