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Scritta Sardine a Stella, sindaco: “Ho dato io l’ok”. Minoranza: “A voce non vale niente, risarcisca”

Scritta Sardine a Stella, sindaco: “Ho dato io l’ok”. Minoranza: “A voce non vale niente, risarcisca”

Stella. La scritta “lavabile” non si lava, e diventa un caso. Succede a Stella dove, lo scorso luglio, le Sardine, durante una tappa del tour “pro Sansa”, avevano disegnato sul pavimento davanti alla casa natale di Sandro Pertini una scritta multicolore (“Giustizia Sociale = Libertà”).

Il gesto aveva scatenato un battibecco tra le stesse Sardine e un residente, Andrea Castellini. Che aveva scritto al leader Mattia Santori per chiedere spiegazioni e lanciare un invito: “Avete pitturato il pavimento del centro storico, ora vi aspetto a pulire”. “Perché? Si puliscono gli epiteti sui monumenti, non le frasi di Sandro Pertini davanti alla sua abitazione autorizzate dalle autorità locali” era stata la risposta.

E quel riferimento all’autorizzazione ha trasferito lo scontro in Comune. Nelle scorse settimane, infatti, il capogruppo della minoranza Vittorio Piccone ha presentato una interpellanza per chiedere spiegazioni su chi avesse autorizzato quella scritta e sui provvedimenti adottati per cancellarla. Nel rispondere, il sindaco Marina Lombardi ha confermato quanto già detto dalle Sardine a luglio: “La strada in questione è di proprietà comunale e, in quanto rappresentante legale dell’amministrazione comunale, ho ritenuto di esprimere il mio assenso in merito. Inoltre l’esecutore dell’opera aveva dichiarato di utilizzare vernice soggetta a dilavamento”.

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