Economia

Scajola: “Inaccettabile canone demaniale minimo a 2500 euro, che il Governo torni sui suoi passi”

Scajola: “Inaccettabile canone demaniale minimo a 2500 euro, che il Governo torni sui suoi passi”

Liguria. L’assessore della Regione Liguria Marco Scajola, delegato al Tavolo Nazionale del Demanio Marittimo, interviene in merito all’aumento dell’importo del canone demaniale minimo, che il Decreto Legge del 14 agosto 2020, convertito in Legge il 13 ottobre ultimo scorso, ha aumentato da 361,89 euro alla cifra di 2500,00 euro, non sostenibile per molti soggetti interessati.

“Non riteniamo accettabile un aumento indiscriminato del canone demaniale minimo – commenta – un incremento ingente che, soprattutto in questo periodo difficile che stiamo attraversando, è impossibile da sostenere da parte di molti concessionari e la sua applicazione determinerebbe ripercussioni estremamente negative. Il Governo, probabilmente, ha ideato questa soluzione per ‘fare cassa’, ma è una scelta scellerata che comporterà la restituzione delle concessioni demaniali marittime, inoltre, non verranno più svolte manifestazioni sulle nostre coste, perché saranno troppo onerose per gli organizzatori”.

“L’aumento – avverte Scajola – colpirà diverse realtà: dai Comuni, alle piccole concessioni, dalle associazioni sportive a quelle di volontariato. Si determinerà, inoltre, la perdita di alcune tradizioni culturali tramandate da associazioni locali, che operano con impegno e determinazione, ma con risorse limitate. Abbiamo chiesto al Governo, e su questo argomento ci aspettiamo un confronto diretto in Conferenza Unificata, di rivedere questa decisione ed iniziare a studiare concretamente insieme alle Regioni una riforma completa del Demanio Marittimo, intervento atteso, che consentirebbe di dare garanzie concrete ai concessionari demaniali, alle tante piccole, medie e grandi imprese che creano occupazione e sono alla base dell’economia del nostro Paese, che si basa su turismo e cultura”.

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