Covid e forze dell’ordine, Uil Liguria: “Zona d’ombra di Alisa mette a rischio gli agenti”

Liguria. “Il coordinamento sulla sicurezza attiva della Uil, alla quale partecipano, oltre alla confederazione, anche i responsabili sindacali della polizia locale Uil Fpl, polizia di stato Siap, polizia penitenziaria Uilpa, vigili del fuoco Uilpa e vigilanza privata Uiltucs, rileva, ormai da diverso tempo, l’assenza di corsie preferenziali per il controllo e il monitoraggio della pandemia all’interno di tutti i corpi di Polizia. Eppure il Covid è un rischio professionale enorme e gli agenti interessati svolgono un servizio essenziale per la popolazione”. Lo afferma, in una nota, Uil Liguria.
“Purtroppo, esistono zone d’ombra che mettono in allarme sindacato e lavoratori – spiegano i sindacati -. Ad esempio, per quanto riguarda la polizia di stato, ancora non esistono garanzie sul monitoraggio e sul controllo dei positivi. Nonostante la recente recrudescenza del Covid, persiste una pratica pericolosa: dopo i ventun giorni di quarantena di un agente affetto da Covid, è previsto il rientro nelle unità lavorative anche senza tampone. Il rischio è quello di svuotare per cluster interi reparti di polizia con gravi ripercussioni sia nei confronti della salute degli operatori sia sulla tenuta della sicurezza sul territorio”.
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