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Ventimiglia, a due mesi dalla tempesta Alex la città è risorta. Il bilancio del sindaco Scullino

Ventimiglia, a due mesi dalla tempesta Alex la città è risorta. Il bilancio del sindaco Scullino

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Ventimiglia. A due mesi dalla tempesta Alex che causò l’esondazione del fiume Roja e sommerse di fango la città, Ventimiglia è una città rinata anche se la ferita del dramma vissuto è ancora aperta: basta guardare ciò che resta della passerella Squarciafichi, travolta dall’ondata di piena del fiume, per ritornare con la mente al 3 ottobre scorso, quando la città di confine si svegliò in un incubo mai visto dai tempi della seconda guerra mondiale.

«Avevamo l’acquedotto e tutte le fognature piene di fango – racconta il sindaco Gaetano Scullino -. Ma soprattutto erano circa 700 attività ad essere sommerse. Dopo due mesi di lavoro intenso, però, la città è rinata». Le prima settimana dal disastro è stata vissuta intensamente, con centinaia di persone, non solo ventimigliesi, che si sono rimboccate le maniche per spalare tonnellate di fango da strade, parcheggi, case e negozi. «La città ha ripreso a vivere grazie ai cittadini di Ventimiglia – dichiara Scullino -. Noi, certo, abbiamo fatto la nostra parte ma senza l’impegno dei miei concittadini ora non saremmo a questo punto».

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