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Città sotterranea, nel 2022 a Genova esperti da tutto il mondo per il congresso Hypogea

Città sotterranea, nel 2022 a Genova esperti da tutto il mondo per il congresso Hypogea

Genova. Gallerie antiaeree, antiche cripte, ossari nascosti ma anche antiche cave, miniere, sorgenti. C’è tutto un mondo sottoterra e a Genova e dintorni questo mondo è persino più vasto che altrove, per stratificazioni, storia, orografia. Eppure il progetto di mappare in maniera digitale tutto ciò che si trova sotto i nostri piedi, iniziato alcuni anni fa grazie a una serie di fondi poi esauriti, è fermo al palo e Genova – diversamente da altre città italiane come Napoli o Perugia – non ha mai valorizzato davvero la sua metà “sotterranea”. Eppure.

Riprendere in mano quel “masterplan”, sia a scopi culturali sia pragmatici, e dare vita a un “turismo del sottosuolo” sono alcuni degli obbiettivi del Centro studi sotterranei di Genova, un’equipe di appassionati ed esperti in diverse discipline che opera nel campo della speleologia degli ipogei artificiali e dell’urbanistica sotterranea. Non semplici urbex, come si chiamano gli esploratori urbani che vanno a caccia di luoghi segreti per immortalarli, ma una sorta di ente con un fine anche scientifico e di tutela.

“Non siamo nati nell’epoca dei social network – dice Stefano Saj, architetto e presidente del Centro studi sotterranei di Genova – e il nostro non è un hobby o un dopolavoro, siamo stati il primo soggetto a occuparsi di queste cose in Liguria e tra i primi in Italia, abbiamo un approccio scientifico al tema tant’è che collaboriamo con la Sovrintendenza, il Cnr e l’Università, aderiamo alla commissione Cavità Artificiali della Società italiana di speleologia, inoltre ormai dal 2000 abbiamo una convenzione con il Comune di Genova per fare ispezioni nel sottosuolo”.

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