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Amiu e gestione rifiuti, M5s: “Politica fallimentare, costi altissimi e risultati imbarazzanti”

Amiu e gestione rifiuti, M5s: “Politica fallimentare, costi altissimi e risultati imbarazzanti”

Genova. “All’indomani della sentenza della Corte dei Conti, la Giunta Bucci se ne esce prima con le giustificazioni e poi con i proclami: “non è colpa nostra”, “abbiamo trovato una situazione disastrosa”, “ci sarà un netto cambio di passo”, “la città deve essere pulita”. Ma siamo nel 2021 o ancora nel 2017, quando l’attuale maggioranza si è installata a Palazzo Tursi dopo mille promesse? Tre anni per mantenere fede alla parola data non sono bastati? Evidentemente no. Intanto, i dati sono impietosi”, così il Movimento 5 Stelle di Genova torna sulla polemica legata alla Tari e alla storia di Amiu negli ultimi dieci anni.

Per Genova, “rifiuti” uguale a “bagno di sangue economico” per l’operazione sulla raccolta dell’umido senza nessun risultato: a fine 2020 la raccolta differenziata era ancora attorno al 35%, vale a dire sulle cifre della precedente Giunta Doria, dunque senza nessun miglioramento. E ora, ecco l’aumento della Tari”, dichiara il capogruppo comunale del M5S Genova Luca Pirondini.

“E che dire degli impianti come il Tmb costruiti più piccoli rispetto alla necessità reale per fare un piacere ad Iren, che aumenteranno il transito di camion pieni di rifiuti in autostrada tra Genova e La Spezia? E ancora, vogliamo parlare della multa che il Comune paga ogni anno per la mancata differenziata? L’ultima ammonta a quasi 500mila euro. Costi che si vanno a sommare al mutuo di 130 milioni di euro per comprare azioni Iren anziché per fare impianti di proprietà con capacità corretta”, aggiunge il consigliere comunale Stefano Giordano.

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